Roberto Buscaioli un grande Maestro di Vita

Posted By Admin on Feb 24, 2018 | 0 comments


Roberto Buscaioli non è stato solo uno dei più grandi medium del 20° secolo. Ma un grande Maestro di vita. Acquapartita Ottobre 2005 219

Come al solito alla dipartita di una persona cara o di un nostro amico si tende sempre ad elencare ed ad esaltare le qualità positive. Ma con Roberto tutto ciò che andremo a dire non sarà ne di esaltato ne di esagerato.

Molti conoscono Roberto Buscaioli come un grande Medium. Ma per noi è stato un padre, un amico, un fratello, che ci ha accompagnato in un percorso di conoscenza Universale e dell’Anima Umana, ma soprattutto nella nostra conoscenza interiore.

Come dice bene l’introduzione al nostro sito: Le parole e le indicazioni per essere valide intermediarie fra l’uomo e la Verità, debbono mutare con i tempi e con i popoli. E cosa importante non debbono, parlarvi della dimensione dello spirito “il cosiddetto aldilà” senza insegnarvi a comprendere la dimensione nella quale vi trovate a vivere nella materia “il cosiddetto aldiquà”.
Il Pope

Se il nostro percorso con il Cenacolo 71 e con Roberto Buscaioli non fosse stato un insegnamento di vita, un insegnamento di come comprendere meglio noi stessi e il rapporto che ci lega o a volte ci divide dagli altri. Se non fosse stato volto a migliorarci e indirizzarci verso la comprensione dell’altro di noi. Non sarebbe servito a molto. Se il nostro percorso fosse stato un mero apprendere di notizie, di informazione e conoscenze riguardanti a cosa diventeremo dopo la morte fisica o su tutta la conoscenza dell’Universo, certamente sarebbe molto stato interessante. Forse saremmo pieni di conoscenza, ma se questa non si fosse introdotta al nostro interno, non saremmo differenti da un asino carico di libri. Invece il rapporto profondo che ci ha legato, e ci lega tuttora a Roberto al Pope e a tutto il Cenacolo71, è stato proprio lo sperimentare le emozioni, entrare nella vera comprensione interiore delle parole ascoltate nei nostri incontri e viverle con intensità. Intrise di una Umanità e di un Amore profondo per il prossimo, per “l’altro di noi”. Questo ci ha modificato, ci ha fatto morire un po’ a noi stessi per comprendere la grandezza del dono di Sé. Dettato dall’esempio di Vita di Roberto e della sua famiglia. Le emozioni vissute, soprattutto osservando la sofferenza altrui di chi aveva smarrito qualcuno di caro, ci ha riportato tante volte alla pochezza delle nostre rabbie, alle  insulse insoddisfazioni in cui tante volte ci crogioliamo, alle scusanti che ci creiamo per prendercela con chi ci sta vicino. Partecipare e far parte del Cenacolo71 ci ha fatto riflettere tante volte sul vero senso della vita.

Roberto amava ripetere una frase che suo figlio Andrea gli disse  una delle prime volte che andò in trance:

“Sono Andrea , Croce è …..Gioia”                                                                                                                                                                                                                                                                                                            Ed è proprio così. Dal dolore e dalla sofferenza può nascere la resurrezione di noi stessi e gioia di vivere e comprendere la vita. Tante volte noi viaggiamo nel percorso della nostra vita senza accorgersi di chi ci sta accanto, dando per scontato che tutto vada come pensiamo. Poi accade un imprevisto, un dramma e solo allora rimpiangiamo di ciò che non abbiamo assaporato, di ciò che abbiamo ascoltato nel momento presente della vita. Quello che Roberto e il Pope ci hanno sempre ribadito, che ogni istante della vita va gustato, assaporato, vissuto, solo così può fare parte della nostra eternità. Altrimenti non sarà altro che uno sbiadito ricordo.

Una delle grandi qualità che contraddistingueva Roberto Buscaioli era la grande cultura e la sua capacità dialettica. La  capacità di tradurre le complesse conoscenze Universali nelle necessità esistenziali Umane. Amava dire io devo tradurre  “ i soldoni dell’Universo in monetine comprensibili all’intelletto Umano”. Ed in questo era veramente un grande. Nel coniugare l’intelletto, con il riuscire a toccare le note del cuore e farli risuonare all’unisono come solo un grande maestro d’orchestra sa fare.

Ma Roberto non era solo il “medium”. Fuori dall’ambito degli incontri amava scherzare, ridere e divertirsi, ha persino scritto un libro di barzellette  sotto lo pseudonimo di Peter Bushman. Era un amante della vita in tutte le sue sfumature. A volte era un po’ burbero e ci strigliava anche con forza, ma era sempre un invito a farci forti di fronte alla vita, a non soccombere, ad affrontarla sempre a testa alta e credendo in noi stessi, poiché avere fede, non è altro che aver fiducia che in noi stessi alberga quella scintilla Divina che può darci la forza di affrontare tutte le difficoltà che ci si pongono d’innanzi.

Un capitolo a parte merita la fenomenologia espressa da Roberto e dal gruppo Cenacolo 71. Quest’ultima è stata di una tale grandiosità, di una ricchezza di eventi e di una portata di oggettività tali da renderla direi unica a livello planetario. La qualità dei contenuti nei messaggi ricevuti attraverso le “voci dirette” (uno dei fenomeni medianici più importanti), oppure attraverso gli apporti (le materializzazioni). Ma ogni volta il  fenomeno era volto a  cementare ciò che era stato dibattuto nei dialoghi.  Il fenomeno di per se stesso se non spiegato rimane esclusivamente, come la parola stessa dice un “Fenomeno” e basta . Con Roberto dopo o durante la seduta avveniva la spiegazione del fenomeno e di come era potuto accadere. La chiarezza con cui tutti i presenti ascoltavano le voci dirette e l’energia che ci pervadeva erano talmente palpabili da non sentire più alcuna divisione tra la dimensione che noi definiamo dello Spirito e quella definita della materia. Una tale armonia  da renderle un Tutt’uno, senza distinzioni e differenze . Ci si sentiva appartenenti ad un unica famiglia, quella della Vita Una. Quella con la V maiuscola.

Ogni attimo vissuto nei nostri incontri rimarrà scritto con inchiostro indelebile nei nostri cuori e ci accompagnerà per sempre nell’eternità dei tempi a venire. Un abbraccio a te caro Amico Roberto, ed un ringraziamento per tutto quello che  hai donato a noi come Uomini e all’Umanità intera.

I tuoi ragazzi di Rimini

 

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